domenica, marzo 25, 2007

La Valle Argentina

Montalto Ligure sullo sfondo.


Uscendo da Taggia in direzione dell'entroterra ci si inoltra nella Valle Argentina. È una valle stretta e tortuosa percorsa da un corso d'acqua periodicamente trasparente oppure di colore biondo scuro: il torrente Argentina. Il suo è un viaggio movimentato tra sassi e rocce che ne ostacolano il passaggio e lo costringono in anfratti e continui salti. Dove il fondovalle temporaneamente si allarga sono stati ricavati appezzamenti di terra irrigati utilizzando l'acqua del torrente che viene fatta arrivare sul posto per mezzo di “bei”, piccoli canali che prelevandola qualche centinaio di metri più a monte la convogliano fino alle fasce coltivate. Sulla valle che si inerpica fino a circa 1000 metri si affacciano i centri abitati di Badalucco, Montalto, (con una piccola deviazione Carpasio), Andagna, Corte, Molini di Triora, Triora, Creppo e infine Realdo e Verdeggia.

sabato, marzo 24, 2007

Badalucco

9/22 dicembre 2007
Manifestazione
Natale: la mia piazza è...







Chiesa di Santa Maria Assunta e San Giorgio
(particolari)





Alcuni dei macchinari, delle attrezzature e degli oggetti che faranno
parte del Museo dell'olio adiacente al frantoio di Panizzi Gio Batta
(in via di allestimento).









Badalucco è un borgo medievale sviluppatosi sul versante destro del torrente Argentina. La struttura è quella tipica dei borghi di Liguria: case alte e vicoli stretti. Le antiche porte di accesso al paese sono state inserite col tempo nelle costruzioni: San Rocco, Poggetto, Beo, Castello e Santa Lucia. Notevole il Palazzo Boeri (1500).
Sovrasta il paese la chiesa di San Nicolò costruita nel diciassettesimo secolo sulle rovine dell’antico castello dei Conti di Badalucco.
All’ingresso e all’uscita del paese sono ancora presenti due ponti tardomedievali che segnano il percorso del fondovalle utilizzato anticamente dalla popolazione.
Fino ad alcune decine di anni fa a Badalucco c'erano quattro frantoi e un mulino; oggi sono ancora in piena attività due frantoi: il "Frantoio Roi" di Boeri Franco e "U muin du meelu" di Panizzi Gio Batta.
Negli anni novanta del XX secolo alcuni artisti (Rocco Borella, Aurelio Caminati, Luciano Caviglia, Carlos Carlé, Sandro Cerchi, Agenore Fabbri e Salino) eseguirono dei murales sulle pareti delle case facendolo diventare il “Paese dipinto” e portandolo all’attenzione dell’ambiente artistico italiano.
Abitanti: circa 1300.
Altezza sul livello del mare: mt 179.
Distanza da Imperia (via SS Aurelia): km 29.
Distanza da Arma di Taggia: km 11.
Durata del percorso per arrivare a Badalucco in automobile partendo da Arma di Taggia e viaggiando a una velocità media di ca. 45 Kmh: 12 minuti.
Feste e sagre: la mattina della domenica di Pasqua ha luogo lo "scotezzo": duello con le uova; 23 aprile festa patronale di S. Giorgio; 2 luglio festa della Natività; 5 agosto Madonna della Neve; 15 agosto Assunta; 3^ domenica di settembre sagra dello "Stocafissu a Baücôgna"; 25 novembre fiera di S. Caterina.
Prodotti e ricette locali: importanti la coltura dell'olivo (sono ancora attivi alcuni frantoi) e la produzione dei fagioli secchi "rundin" e "mungette".


“Dal sommo dell’arcata si coglie una bella e singolare varietà di luce e di suono, che a valle del ponte, verso ponente-mezzodì, hanno gaiezza di corrente rapida e lucente, biancazzurra sul greto sassoso, mentre basta affacciarsi a monte, dal lato opposto, di levante-mezzanotte, per sentir salire dal torrente il silenzio dell’acqua che vi scorre unita, in un luminoso e cieco specchio e nitore di liscia corrente”. Così nel 1973 Riccardo Bacchelli dopo una visita a Badalucco, colpito dalla bellezza del Ponte di Santa Lucia, scriveva sul Corriere della Sera.













































































































Fiori di lillà